NO WAY SQUAT TORINO

Gli occupanti del “No Way Squat” vogliono rendere pubbliche le condizioni di relativo abbandono e degrado in cui versava l’edificio da loro appena liberato. Tralasciando i normali segni del tempo, numerose infiltrazioni d’acqua, misteriose scomparse di serramenti e oggettistica varia, si può affermare che in questi oltre dieci anni in cui è stato lasciato a sé stesso, l’edificio ha subito  un progressivo ma inesorabile decadimento.

Tra i vari problemi riscontrati il più grave  non riguarda soltanto la casa occupata ma anche gli edifici  vicini e in modo particolare l’adiacente asilo della Tesoriera.

E’ stato infatti scoperto che la cantina del No way, nella quale confluiscono tutti gli scarichi della fognatura e delle acque grigie, è totalmente allagata da queste ultime. Lo scenario che ci siamo quindi trovati davanti agli occhi risultava a dir poco raccapricciante…e dopo anni di perdite e otturazioni  varie un’enorme quantità d’acqua imputridita e malsana ha finito per invadere completamente gli scantinati dell’edificio ponendo le basi per un quadro igienico poco rassicurante: a parte l’odore di fogna che ammorba l’aria, con l’arrivo dell’estate si può già riscontrare la nascita di svariate forme di  insetti e zanzare del tutto a loro agio in questa sorta di palude. Non proprio uno scenario rassicurante e in linea con quanto ci era stato raccontato dai media locali, che avevano millantato di una fantomatica ristrutturazione.

Dopo aver preso  realmente  coscienza delle pessime condizioni in cui versava la struttura liberata, gli occupanti del “No Way” hanno deciso di bonificare a loro spese le cantine della casa dimostrando un senso di consapevolezza e di responsabilità nei confronti della collettività, del tutto sconosciute all’attuale amministrazione comunale. Convinti delle nostre più che legittime  ragioni porteremo avanti  questa occupazione nel tentativo di contrastare quelle stesse logiche speculative che da sempre arricchiscono i poteri forti sulla pelle della povera gente.